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 La possibilità di utilizzare la testimonianza scritta è stata introdotta dall’articolo 46, comma 8, della legge 18 giugno 2009, n. 69 ed il Legislatore ha inserito nel nostro codice di procedura civile l’articolo 257 bis, con cui viene ammessa la possibilità di rendere per iscritto una testimonianza, nella ipotesi in cui (sentite le parti e con particolare riguardo all’oggetto della causa) il giudice lo disponga. Risposte scritte su un modello ministeriale (scritto a penna e con grafia...

Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, Sentenza 30 dicembre 2009, n. 27844

 La giurisprudenza di legittimità (Cass. civ., 1^ dicembre 1994 n. 10284; Cass. civ., 19 luglio 1995 n. 7822; Cass. civ., 7 febbraio 1996 n. 976; Cass. civ., 13 marzo 1997 n. 2229; Cass. civ., 7 novembre 1998 n. 77; 2 luglio 1999 n. 6847) è ormai costantemente orientata nel ritenere che "l'ordine di reintegrazione del dipendente illegittimamente licenziato, emesso ai sensi dell'art. 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300...

Corte costituzionale - Sentenza 11-14 gennaio 2010 n. 3

In caso di irreperibilità o rifiuto di ricevere la copia di un atto, la notifica effettuata in base all'articolo 140 del Cpc si perfeziona per il destinatario con il ricevimento della raccomandata e non solo con la semplice spedizione. Lo ha affermato la Corte costituzionale con la sentenza 3/2010 che ha dichiarato illegittimo l'articolo 140 del Cpc. Secondo i giudici la disposizione, facendo decorrere i termini per la tutela in giudizio...

Corte di cassazione - Sezione Lavoro - Sentenza 5 febbraio 2010 n. 2676

La mancata impugnazione del licenziamento nel termine stabilito dalla legge non solo preclude il reintegro in azienda ma anche l'azione ordinaria di risarcimento del danno. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 2676/2010 secondo la quale la decadenza impedisce al dipendente di far accertare in sede giudiziale l'illegittimità del recesso che è il presupposto fondamentale per la richiesta di indennizzo.

Corte di Cassazione - Sezione V penale - sentenza 16 febbraio 2010 n.6377

L'ex marito non può fare lo 007 e introdursi a casa della moglie, in via di separazione per trafugare, fotocopiare e poi restituire, documenti da produrre nell'udienza per lo scioglimento del matrimonio. La Suprema Corte di cassazione ha condannato per violazione di domicilio un signore assolto dall'accusa di furto, mossa dalla sua ex consorte, dal Gup di Forlì. Il giudice per l'udienza preliminare aveva scelto la via...

Tribunale di Mantova 9 novembre 2009

Nel procedimento per sequestro conservativo prodromico all'azione sociale di responsabilità promossa dai soci di minoranza ex art. 2393-bis cod. civ., sussiste il litisconsorzio necessario della società, sia in quanto il provvedimento di sequestro richiesto, ove concesso, sarà destinato, all’esito del giudizio di merito, a convertirsi in pignoramento in favore della società, sia in quanto, in caso di esito positivo dell’azione, i soci attori avranno diritto...

Corte di Cassazione, Sez. I Civile, 17 febbraio 2009, n. 3773

Nelle azioni dirette ad ottenere il risarcimento dei danni da inadempimento conseguenti alla violazione dei doveri di condotta imposti agli intermediari l’investitore è tenuto ad allegare l’inadempimento e deve fornire, anche sulla base di presunzioni, la prova del nesso di causalità tra il danno e l’inadempimento mentre l’intermediario deve provare l’avvenuto adempimento delle obbligazioni poste a suo carico e di aver comunque...

Corte di Cassazione - Sezione Lavoro, Sentenza 6 luglio 2009, n.15815

"La norma dall'articolo 309 comma 2 numero 4 del Codice di Procedura Civile (introdotta dall'articolo 7 del Decreto Legislativo n.40 del 2006), che impone al ricorrente di depositare, a pena di improcedibilità, i contratti o gli accordi collettivi sui quali il ricorso si fonda, determina un onere documentale che non può ritenersi limitato ai contratti collettivi del settore privato, ma si estende, per la sua portata...

Suprema Corte di Cassazione, Sezione I Civile, Sentenza 28 maggio 2010, n. 13086

Nella sentenza in esame, la Cassazione ha stabilito che le nuove disposizioni si applicano anche alle procedure di fallimento ancora pendenti in fase istruttoria alla data del 1 gennaio 2008 e dunque il dettato normativo novellato si applica alle procedure per le quali, alla data indicata del 1 gennaio 2008, la richiesta di fallimento non sia stata ancora definita con relativa sentenza.   Inoltre, la Suprema Corte...

La Cassazione ha ritenuto fondata la competenza del giudice italiano in una vicenda di sottoscrizione di azioni offerte da banche con sede nel Lussemburgo dove il fatto generatore sia l'evento del lamentato danno che le conseguenze lesive dell'evento stesso, si erano verificate in Italia, dove era stato fornito agli investitori il prospetto informativo privo delle caratteristiche di veridicità, completezza e trasparenza previste per legge.  La Suprema Corte ha ritenuto applicabile l'art. 5.3...

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