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La Corte di Cassazione con la sentenza 22720/2017 interpreta in senso rigoroso le norme sul licenziamento delle
lavoratrici madri:  è nullo il licenziamento della lavoratrice madre durante la gravidanza e fino alla fine del primo anno
di vita del bambino, se la chiusura addotta come motivo del recesso riguarda solo il reparto cui la dipendente è adibita e non
la chiusura dell’intera azienda.  Vi è nullità assoluta anche quando il licenziamento venga intimato durante la
gravidanza con efficacia...

Non c’è un obbligo del datore di lavoro di trattare e stipulare contratti collettivi con tutte le organizzazioni sindacali. Rientra, dunque, nell’autonomia negoziale datoriale la possibilità di sottoscrivere un nuovo contratto con 00.SS. anche diverse da quelle che hanno trattato e sottoscritto il precedente.  Infatti, spiegano i giudici, nell’attuale sistema normativo “non vige il principio della necessaria parità di trattamento tra le varie organizzazioni sindacali; il datore di lavoro non ha...

Il Consiglio di Stato ha ribadito le condizioni in presenza delle quali è possibile qualificare una determinata attività come servizio pubblico.  Il Consiglio di Stato (cfr. pronuncia 5 aprile 2012, n. 2021) ha chiarito che qualora si verta in materia di attività che divenga obbligatoria per previsione normativa (seppur solo al ricorrere di determinati presupposti di fatto) e che sia disciplinata da fonti di rango primario, ha luogo un’ipotesi di svolgimento di servizio pubblico qualora la...

In caso di avviso di giacenza della raccomandata informativa al legale rappresentante della società in nome collettivo la notifica postale alla snc è ugualmente valida, in virtù del rapporto organico tra la società e l’amministratore.   La Corte di Cassazione ha stabilito che in tema di notifica a mezzo posta di atti impositivi ad una società di persone, non si verifica la nullità della notifica, quando, all’esito del mancato recapito di tali atti regolarmente inviati alla società destinataria...

Il Garante ribadisce i principi che rendono lecito il trattamento dei dati mediante biometria, in questo caso delle impronte digitali, rigettando la richiesta promossa da una società di trasporto pubblico diretta a rilevare le "presenze per il personale addetto al controllo degli automezzi e del personale di guida e per quello autorizzato ad entrare nelle aree ad accesso controllato (…) finalizzato ad assicurare, inequivocabilmente, la presenza del suddetto personale in servizio", con...

Il Garante ha ricordato che "l'attività di profilazione effettuata dalla società senza l’apposito prescritto consenso costituisce un trattamento illecito di dati", prescrivendo alla società titolare del trattamento di:1) modificare il form di registrazione al sito, inserendo la richiesta agli interessati di un preventivo consenso - distinto rispetto a quello necessario per i trattamenti con finalità di marketing - in relazione ai trattamenti per la finalità di profilazione e di 2) modificare...

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI 15 aprile 2010

Il Garante per la privacy ha approvato il sistema messo a punto da una banca bresciana al fine di permettere alla propria clientela mediante l’utilizzo delle impronte digitali l’accesso alle cassette di sicurezza prescrivendo alla banca di richiedere alla clientela un consenso specifico per l’utilizzo dei dati biometrici e garantire, a chi non intenda avvalersi del servizio, modalità alternative di accesso alle cassette di sicurezza. ...

Garante per la protezione dei dati personali, Decisione 17 settembre 2009

Il Garante Privacy ha affermato il diritto del convivente ad ottenere copia delle cartelle cliniche e dei referti diagnostici del paziente defunto. Il Garante ha rilevato che "il ricorrente è legittimato ad accedere ai dati personali relativi alla convivente defunta ai sensi dell'art. 9, comma 3, del Codice che riconosce tale diritto, riferito a dati personali concernenti persone decedute, a "chi ha un interesse proprio...

Il veicolo dell’attore, fermo ad uno stop, veniva tamponato da altro veicolo sopraggiungente.  Nonostante la dinamica dello scontro sia stata pacificamente ammessa, il responsabile civile del mezzo provvedeva al ristoro del solo danno materiale, ma non del danno fisico patito.   Il danneggiato decide di citare in giudizio i proprietari del mezzo ed il responsabile civile - per la condanna solidale - avanti il Giudice di Pace avente sede nel luogo della propria residenza.  Si costituiva in...

Nel caso di eccesso di velocità accertato con autovelox la Suprema Corte di Cassazione ha ribadito il principio per cui, in materia di accertamento di violazioni delle norme sui limiti di velocità compiuto mediante apparecchiature di controllo, l'indicazione nel relativo verbale notificato di una delle ragioni, tra quelle indicate dall'art. 384 del regolamento di esecuzione del codice della strada, che rendono ammissibile la contestazione differita dell'infrazione rende legittimi il verbale...

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